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      Eccoci al fustagno delle Zoccolette. La stessa Antonia, con le stesse gambe, per la stessa strada, allo stesso convento, dalla stessa Maestra Zoccoletta, andò, girò, arrivò, richiese lo stesso fustagno per lo stesso prezzo. E dopo tutte queste stesse cose, accadute in presenza del mio Cuoco-sarto e del mio Ciriolo, venne fuori la stessa canna di fustagno che io mandai a voi, ed andò dentro la moneta che voi mandaste a me. Io serbo poca memoria di pelo: so però bene, perché cosa recentissima, che la Maestra Zoccoletta, o bugiarda o cogliona (perdonate l'epiteto) assicurò all'Antonia, al Domenico e al Cirïolo quello essere il sicut-eratnunc-et-semper-fustagno della loro fabbrica. Or voi parlate solo di pelo, e parlate bene; ma come di qui si cava l'imbroglio? Ecco un secondo logogrifo da indovinare. Oggi pel cuoco-sarto io manderò altrove a dimandare il prezzo de' fustagni pelosi come la carità pretina. Il Cuoco-sarto, antonomasia di Domenico Maranghini, è il solo quasi in che io possa far conto, dacché fa egli da Marta e da Maddalena per la malattia di 3 miei domestici, fra' quali l'Ancilla Antonia. -
      Art.o - 4°. Borghi e Piccolomini. Molte cose e fatti mi dite di questi Signori. Mi pare di vedervi scrivere! La faccia mutata e il collo in tensione. Ma se qui avete ragione, come io credo che l'abbiate, avete ragione. - Cosa potrei oggi più farvi? Mi vedo a parte delle cause de' vostri rancori, e m'inquieto anch'io per voi, per far cosa nuova. Però, un economo rinunciava, un procuratore moriva: voi abbisognavate di un procuratore e di un economo.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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