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      Dunque fa tu ciò che crederai di poter fare. Monsignor Bruti mi ha risposto che ora è troppo presto per chiedere un'impiego [sic] che non si attiverà prima del ventuno aprile, e che a suo tempo non mancherà di usare le necessarie premure. Io gli ho risposto che quando questo tempo sarà giunto me ne faccia intesa prima di agire onde io senta se la persona persista nello stesso pensiero tanto per chiedere l'impiego, quanto per rimunerare chi glie lo ottenga. Così mi sono con lui disimpegnata senza disgustarlo, senza sciogliermi affatto, e senza pregiudicare in modo alcuno gl'interessi del petente. Ora stà [sic] a te il tentare di fargli ottenere l'impiego, pel quale egli offre in dono scudi 30: a grazia ottenuta. Dici benissimo [che trattasi] d'impegnare piuttosto che di agire. Cerca dunque qualcuno che abbia relazioni nell'amministrazione di sali e tabacchi, e procura d'impegnarlo. Il pretendente è un certo Rocco Laurenti Crisostomi di qui, attualmente verificatore alle coltivazioni di tabacco, ed aspira a divenire Ispettore alle dette coltivazioni, che è il posto di scala che dovrebbe incontrare avanzando. Egli è molto amato da' suoi superiori perché lo trovano abile, ed esatto nel disimpegnare l'attuale suo impiego, ed è protetto dal Passionista Padre Vincenzo Ferrajoli, fratello di quel Ferrajoli che è il tutto di Torlonia. Questo frate ha fatto ottenere tre anni addietro a Laurenti l'impiego di verificatore, che in conseguenza sono tre anni che esercita. Se tu credi che le tue premure in proposito potrebbero essere ajutate da una commendatizia del d.o Padre Vincenzo, scrivimelo ché posso averla.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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