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      Questi ha poi spiegato la fiducia in favore del Conte Camillo Marefoschi, come erede e molti legati a diverse persone, ed una pia istituzione della rendita annuale di scudi 350. I d[ett]i legati consistono in giubilazioni a tutte le persone di famiglia comprese alcune che da lungo tempo sono fuori di servizio, e presso altri padroni; l'usufrutto di alcuni beni loro vita durante alla Contessina Aurelia Marefoschi sorella di Camillo, ed alla monaca, fuori di convento, sorella della zia Volunnia defunta. Maritandosi poi la d[ett]a Contessina Aurelia, il legato si limita a scudi 4000 di dote; scudi 100 per una sola volta alla Veglia [sic] di Perugia, nata Sacripanti; scudi 100 per una sola volta alla contessina degli Oddi di Perugia figlia di un'altra Sacripanti, e santolina della testatrice; ed in fine il terreno la porcareccia, che altra volta hai sentito nominare, questa casa, e l'orto a mia figlia. Questi fondi però erano già miei per altri patti fatti in antecedenza colla d[etta] mia zia, onde essa morendo non mi ha fatto già una largizione, ma ha rinnovato un contratto stabilito fra noi. Oltre i detti legati vi sono molti altri pesi a carico dell'erede, per cui per ora la è un piccolo utile pieno di disturbi e fatiche. Tu dici benissimo che la mia Matildina deve essere una giovanetta. Essa è alta sei palmi, e 4 oncia, ed è proporzionatamente formata. Senza che la tenerezza di madre m'illuda, posso dire francamente che può essere più giustamente collocata fra le belle che fra le brutte.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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