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      Sarà certo un gran dolore lasciare il convento, e queste buone suore, e le mie compagne, ma pure, benchè senta tanto dispiacere (sarà forse una cattiveria?), sono contenta lo stesso, e mi pare, come le ho detto, di essere in un altro mondo. Le mie amiche ammirano la mia felicità, le suore sono contentissime, benchè ogni tanto parlino delle croci del matrimonio; ma io credo che un pochino dicano così perchè non sanno bene come sia. A me pare che non mi farei proprio monaca per tutto l'oro del mondo, e che il Signore è stato troppo buono per me.
      Mi scusi quest'orrore di lettera. Si figuri poi se avessi scritto in inglese con quell'impiccio di should e would! Le scriverò per dirle quando si farà il matrimonio. Chi sa che non ci possiamo trovare ancora ad Astianello! Pensi! Ad Astianello, in primavera, con lui.... volevo dire con mio marito. Che parola curiosa, nevvero? Non dimentichi il nome: Giuliano.... Duca Giuliano Lantieri.... Io però l'ho sempre chiamato signor Duca sino ad ora, e lui mi dice signorina. Chissà come farà per dire Milla!...
      Ieri ho pianto tanto pensando alla mia povera mamma, che non ho mai conosciuta, e al mio papà, che ho perduto così presto! Oh! come saranno contenti lassù in Paradiso!....
      Ecco che mi tornano le lagrime agli occhi. Mi scusi questa lettera, chissà quanti errori ci sono! Mi scriva presto, e mi creda la sua beata, felicissima allievaTorino, convento dell....
     
      MILLA D'ASTIANELLO.
     
      PS. Non si scordi il nome.... Giuliano.
     
     
     
      III.
     
      Ad Astianello la notizia giunse improvvisa, in una lunga lettera d'affari, scritta dal tutore all'agente.


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Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano
1884 pagine 180

   





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