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      - E la sorpresa?
      - Non ancora - rispose Milla ridendo - sarà per quest'altra volta.
      Ma non fu nemmeno per "quest'altra volta," benchè, appena ripartito Giuliano, la Duchessa ricominciasse di gran lena le lezioni con Drollino. Quando il Duca tornò, non s'era per anco usciti dal maneggio. Stavolta le portò in regalo un anello in brillanti, ma non chiese della sorpresa. E, in capo a quindici giorni, ricevette delle lettere d'affari che l'obbligarono a ripartire.
      Milla, che sulle prime, e per la ragione che sappiamo, aveva fatto buon viso alle nuove occupazioni di Giuliano, cominciava a trovarle ora un tantino indiscrete. Ora per l'appunto, quando egli era diventato così dolce, così compiacente, così premuroso per lei, glielo portavano sempre via.... sempre.... quei benedetti affari!
      Milla era veramente felice, dimenticava il passato come si dimentica un brutto sogno. Giuliano s'era completamente ravveduto da quella sciagurata sorpresa dello scorso autunno. In fin dei conti, un po' di colpa ce l'aveva avuta anche lei, colla sua imprudenza. No, ora capiva bene com'è l'esistenza. Bisogna esser prudente, fuggire le occasioni, non mettere la paglia accanto al fuoco! Ora non c'era più pericolo di sorta, ed ella ormai era sicura di nuovo, meglio anzi di prima, del cuore di Giuliano!
      Il giorno dopo la terza partenza di suo marito, Milla, nello scendere in maneggio, ebbe una sorpresa. Invece di Calif, trovò ad aspettarla Mia, già insellata e tenuta a mano da Drollino.
      Esitò un momento, guardando il giovane.


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Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano
1884 pagine 180

   





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