Pagina (75/282)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Su via, lasciate ogni mistero.
      - Siamo amici - rispose mylord; - non entriamo dunque in guai. Vi dirò lealmente l'opinione mia; ma voi promettetemi in prima di voler prestarmi orecchio pacato, e di non dare nelle smanie di un don Chisciotte per amore delle vostre Dulcinee. - Glielo promisi, ed ecco com'egli continuò:
      - Non pretendo, no, di dare un giudizio assoluto sul criterio di tutto il bel sesso milanese. Non sarebbe qui neppur cosa possibile. A Parigi, se voi conoscete cinque o sei donne, parlo delle eleganti, potete dire di conoscerle tutte; da che ivi, per riguardo alla conversazione, sono modellate tutte presso a poco ad un modo. Un certo spirito universale, che chiamano "bon ton", regola ivi il giudizio, le maniere, i discorsi, le frasi di tutte nel conversare; sicché sentite sempre la stessa armonia, e non v'è donna che stuoni. Qui parmi che la faccenda sia tutt'altra.
      Qui le donne vivono rade volte in comune tra di esse. Quindi ogni mente femminina rimane tal qual è; e non perde scabrositá né acquista liscezza per l'attrito con altre menti sue consimili. Eppure siffatto attrito è la scuola migliore per gl'intelletti; e le lezioni migliori derivano da' confronti, dalla necessitá di emulare altrui, da quelle minute mortificazioni onde cento individui raccolti insieme sono percossi dal trionfo di un individuo. Ben è vero che ogni donna qui è circondata da molti uomini. Ma gli uomini sono vaghi di un sorriso delle signore, e queste pagano di un sorriso le adulazioni. E tra una mente adulata ed una mente adulante non vi può essere attrito.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici e letterari
di Giovanni Berchet
Laterza Bari
1912 pagine 282

   





Chisciotte Dulcinee Parigi