Pagina (82/282)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Alcuni anni fa un amico mio parti di Parigi per visitare la Spagna. S'era fitto in mente che in Ispagna i mariti fossero tutti Otelli. Era giovine, bello, gentile, tale insomma da esser l'odio d'ogni sposo. A Madrid, a Cadice, a Valladolid e da per tutto ebbe accoglienze ed ospitalitá dalle donne; e da per tutto colla propria hermosura sconfisse hidalgamente l'altrui castitad, e non incontrò mai né veleni né coltelli né spade né visi arcigni. Tornò a Parigi, e scrisse e stampò che in Ispagna la gelosia de' mariti è feroce e sempre in agguato.
      Non farò cosí io. Tornato in Francia, io, per esempio, non dirò che in Italia sieno frequentissimi gli assassinii e tenuissimo l'orrore che vi destano; perché, ad onta ch'io pur lo credessi un tempo, ho veduto che ciò non è vero. A me piace esaminare, interrogare e ripeter l'esame; e non iscrivo sillaba se prima non ho soddisfatta per ogni verso la coscienza mia.
      Ora questi miei scrupoli m'obbligano a ricorrere al Conciliatore per la spiegazione d'un fenomeno, cercata da me invano ad altre persone. È un'inezia; eppure non v'è uomo qui che si compiaccia di ragguagliarmene, e tutti, né so perché, me ne fanno un mistero.
      Fui al teatro della Scala la prima sera d'uno spettacolo. La folla era immensa, e frammezzo alla folla ondeggiava tratto tratto qualche bella piuma, qualche bel fiore. Erano cittadine gentili che venivano a rallegrare della loro presenza la mascolina monotonia della platea. Pareva che dolcemente s'industriassero di spingersi innanzi; ma nessuno degli uomini, fra cui elle venivano, secondava quell'industria col ceder loro il passo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici e letterari
di Giovanni Berchet
Laterza Bari
1912 pagine 282

   





Parigi Spagna Ispagna Otelli Madrid Cadice Valladolid Parigi Ispagna Francia Italia Conciliatore Scala