Pagina (91/282)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Le mire a cui tendono i popoli attuali d'Europa sono in tutti le medesime, e ciascuno di essi può conseguire i propri desidèri senza nuocere a' desidèri dell'altro. Perché dunque con ributtante fierezza sdegnare di consigliarsi a vicenda? L'amore della patria è santissimo ora come lo fu sempre. Ma esso consiste nel desiderare operosamente la felicitá, non nella ostentazione di riti meramente verbali. E i mezzi di conseguire tale felicitá variano col variare delle circostanze. Ai romani, illusi dall'orgoglio e dall'avarizia, una via di felicitá parve lo sprezzar gli altri popoli e il conquistarli. L'esperienza ha mostrato purtroppo che la smania delle conquiste ne' popoli moderni è una fonte tremenda di sciagure non solo pei conquistati ma ben anche sovente pe' conquistatori, e che da tutt'altri principi dipende ora la bella o la trista fortuna de' popoli.
      Noi non pretendiamo di dire che la letteratura sia l'unica guida che possa condurre i popoli alla prosperitá. Persuasi nondimeno ch'essa vi contribuisca non poco, crediamo fermamente d'altronde di dovere in essa ravvisare la spia piú veridica del grado di civilizzazione ne' popoli, e quindi il termometro della loro maggiore o minore prossimitá alla perfezione del vivere sociale. E siccome a noi italiani importa assai di sapere a quanti passi sieno verso una tale perfezione i nostri confratelli europei, onde precorrerli nella carriera che tutti battono o per lo meno non rimanere gli ultimi, cosí dobbiamo confortarci l'un l'altro allo studio delle letterature straniere, non tanto, se cosí vuolsi, per necessitá estetica quanto per necessitá politica.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici e letterari
di Giovanni Berchet
Laterza Bari
1912 pagine 282

   





Europa