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      Secondo essi, il poeta sarebbe vissuto un nove secoli fa. I piú per altro degli orientalisti convengono nell'opinione di sir Jones. La Sacontala, o ch'ella abbia una vecchiaia addosso di forse diciannove secoli, o ch'ella sia una fresca giovinetta di soli novecent'anni, è un componimento drammatico in lingua sanscrita (vocabolo che significa "ornata"); se non che, alcuni pochi personaggi di esso parlano qualche volta il "pracrito", che è un dialetto sanscrito piú popolare. È un componimento in versi laddove il dialogo è piú elevato, ed in prosa laddove alcuna volta è piú famigliare. Non ha, come giá vi ho detto, unitá di luogo e di tempo...
      LA MAGGIOR PARTE DE' LETTORI. Corbellerie! Siamo oramai persuasi tutti che di queste due unitá non debba tenersi piú conto. Date loro la buona notte una volta per sempre.
      GRISOSTOMO. Ma in compenso nella Sacontala troverete osservata rigorosamente l'altra unitá indispensabile, l'unitá d'azione o, come altri la chiamano, l'unitá di effetto, l'unitá d'interesse.
      I SUDDETTI. Oh! questa, sí, è necessaria.
      GRISOSTOMO. Insomma la Sacontala può, per le sue forme esteriori, considerarsi simile assai a drammi di Shakespeare.
      TUTTI. Viva la Sacontala! Fin qui non c'è male. E com'è diviso il dramma?
      GRISOSTOMO. Regolarmente, a creder mio. Ma non ho coraggio di dirvi che...
      TUTTI. Ebbene, com'è diviso?
      GRISOSTOMO. Oimè!... Di grazia, parliamo d'altro.
      TUTTI. No no, vogliamo saperlo.
      GRISOSTOMO. Vi basti ch'io vi dica che neppure Shakespeare ha osato divider cosí un.


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Scritti critici e letterari
di Giovanni Berchet
Laterza Bari
1912 pagine 282

   





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