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      Perché il maraviglioso della Sacontala faccia effetto sull'animo de' lettori d'Italia, fa d'uopo che questi colla fantasia loro si trasportino nei boschi sacri dell'Indostan, ed assumano in certo modo per alcun tempo le opinioni e le credenze de' popoli devoti a Siva, a Rama, a Visnú. Tanta mobilitá d'immaginazione non è, lo so anch'io, dote comune a molti; però non sará maraviglia se la Sacontala a molti riescirá insipida e noiosa. Le persone, alle quali una squisita pieghevolezza di fantasia concederá di sentire vivamente la fragranza di questo fiore dell'India, ne sappiano grazie alla duttilitá delle lor fibre; ma sieno tolleranti altresí del contrario parere di coloro che dalla natura hanno sortito minore versatilitá d'immaginativa(32). Per ultimo...
      UNO DE' LETTORI. Benedetto quel "per ultimo"! Finiscila una buona volta.
      GRISOSTOMO. Due parole e mi sbrigo. Per ultimo ricordinsi i lettori della Sacontala di rimontare col loro pensiero ai costumi antichi dell'India, specialmente per ciò che risguarda la condizione delle donne. Questa in Europa ha migliorato dall'introduzione del cristianesimo in appresso; e nell'India, per lo contrario, dopo le conquiste musulmane ha peggiorato. Anteriori a quelle conquiste sono i tempi descritti nella Sacontala, quando l'influenza de' maomettani e le massime della lor gelosia non avevano ancora rinchiuse le belle indiane ne' zenanas, ed esse esercitavano liberamente gli uffici dell'ospitalitá, e conversavano liberamente cogli uomini, de' quali erano considerate compagne e non serve.


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Scritti critici e letterari
di Giovanni Berchet
Laterza Bari
1912 pagine 282

   





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