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      - Dushmanta infatti, prima di partire, aveva dato a Sacontala un anello con incisovi sopra il proprio nome. Quindi le donne si consolano, perché veggono facile il modo di distruggere l'incantamento. Sacontala, tutta assorta nelle idee amorose, nulla sa dell'imprecazione. E nulla gliene dicono le compagne sue, per non atterrirla: - Sarebbe un versare acqua bollente sui fiori della tenera mallica. -
      L'incantamento dell'uomo santo comincia ad avere effetto. Dushmanta non torna e non manda tampoco messaggi. Sacontala è nel dolore. Le compagne di lei s'accorgono ch'ella è incinta. Canna è tornato. Con che cuore manifestargli lo stato della pupilla sua?
      Fortunatamente una voce del cielo ha avvertito Canna delle nozze di Sacontala col re. I desidèri del savio eremita sono compiuti. Traendo buon augurio dai segni d'un sacrificio, egli delibera d'inviare la sposa allo sposo. Sacontala viene incoronata di fiori e sparsa di profumi. Le ninfe silvestri le hanno preparati gli ornamenti nuziali. Le ancelle apprestano le sontuose vesti a Sacontala; e, intanto che la stanno abbellendo, piangono la vicina partenza di lei, che piange in lor compagnia. Canna ordina il sacrificio solenne, e piange anch'egli, e manda voti di felicitá e benedizioni sul capo della sua cara Sacontala.
      Piene di tenerezza sono tutte le parole dell'addio. Un coro invisibile di ninfe prega felice il viaggio a Sacontala, cantando: - Sulla via ch'ella sta per correre venga compagna di lei la prosperitá. Propizi venticelli spargano intorno, per delizia di lei, la polve odorosa de' piú bei fiori.


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Scritti critici e letterari
di Giovanni Berchet
Laterza Bari
1912 pagine 282

   





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