Pagina (207/282)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quanti ospedali, quante prigioni, quante forche bisognò innalzare per lasciar vita a questo abuso de' giuochi!
      E non ultima fra le cagioni della depravazione de' famigli è il servirsene che talvolta fanno i governi per conoscere gli andamenti de' padroni. Il mestiere infame della spia inaridisce nell'anima ogni attitudine alla virtú, e rende in un momento solo che lo si eserciti prontissimi gli uomini ad altri delitti.
      Per migliorare i costumi de' servi bisognerebbe dunque, prima d'ogni cosa, migliorare la morale de' padroni. Questo è un suggerimento facile a darsi; ma una gran lode meriterebbe chi suggerisse la maniera di mandarlo ad effetto. Piú facile è il mettere riparo ai mali provenienti dalla tolleranza del lotto. E se non si fará mai far da spia a' servi, un gran passo avremo corso verso il perfezionamento della morale di questa classe d'individui.
      Supponendo che le leggi provvedano per quanto sta in esse al mantenimento de' buoni costumi ne' servi, i cittadini ricchi e probi debbono, giacché le leggi non possono far tutto esse, contribuire dal canto loro al medesimo scopo. E a questo effetto, l'autore propone l'instituzione di scuole destinate interamente pe' servi. Lo spirito regolatore di siffatte scuole dovrebbe essere quello di sviluppare, piú che non s'è fatto finora, le facoltá intellettuali della povera gente, combinando questa educazione colla pratica costante della virtú. Alla mancanza attuale delle scuole speciali pe' servi, pare a lui che potrebbe supplire intanto una maggiore propagazione de' metodi scolastici alla Lancaster.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti critici e letterari
di Giovanni Berchet
Laterza Bari
1912 pagine 282

   





Lancaster