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      Lá, nella gran valle del Po, è d'uopo che si componga un grande Stato, saldo e compatto, il quale serva d'antemurale a qualunque invasione straniera, da qualunque parte essa venga. Cosí l'Italia tutta sará salva e secura per sempre; e, a farla salva e secura, vi gioverá gloriarvi, o toscani, d'aver contribuito anche voi.
      Viva l'Italia! Viva la cacciata degli austriaci!
     
     
     
     
      XXV
     
      AI LOMBARDI
     
      (14 maggio 1848)
     
     
      Lombardi!
     
      Il governo provvisorio della Lombardia ha dovuto finalmente persuadersi che, in mezzo alla precipitazione degli eventi, i quali d'ogni parte ne travolgono e ne sospingono, lo starsene piú a lungo immobile a custodire la propria neutralitá era un tradire la patria. Quindi egli ha pubblicato il suo decreto del 12 corrente, con cui chiama l'intiera popolazione a dare il suo voto intorno alla risoluzione da prendersi per uscire dalla triste situazione nostra, che ogni dí, ogni ora piú si fa pericolosa.
      Lombardi! voi dovete essere grati al governo di questa sua determinazione. Tocca adesso a voi di giovarvene tutti alacremente, e di provvedere cosí alla vostra salvezza. Che voi siate deliberati a farlo con tutto lo zelo, con tutta quella sagace ponderazione ch'è richiesta dal supremo momento, chi può dubitarne? Non io, di certo. E, se mi fo lecito d'indirizzarvi una breve parola, non è menomamente perché io creda necessario d'infiammarvi e di stimolarvi all'adempimento di un dovere, ma soltanto per rischiarare un'apparente oscuritá, che a taluno parrá forse di ravvisare nella enunciazione dei due quesiti postivi dal governo provvisorio.


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Scritti critici e letterari
di Giovanni Berchet
Laterza Bari
1912 pagine 282

   





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