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      PREFAZIONE
     
      Vi sono dei libri classici sul problema dell'emancipazione della donna, e queste poche e modeste pagine potranno apparire inutili di fronte alle moltissime dotte, acute, brillanti. Invece non sono, chè mi rivolgo al pubblico che non legge libri in biblioteca e non compera libri che costano più di dieci lire. La mia, inoltre, non è una semplice volgarizzazione. Se non è una battaglia, è almeno una scaramuccia, contro i chiacchieroni della emancipazione femminile e contro le virago.
      Nel novanta per cento degli scritti e dei discorsi sulla questione della donna, la donna non c'entra, o meglio, c'entra come angelo, o come mammifero da letto. I romanzieri sfruttano l'eterno articolo del giorno, ammanendolo con salse piccanti. I moralisti non sanno che litaniare: o tempora, o mores! I sociologi scrivono dei volumi che pochi leggono e pochissimi capiscono. I medici, gli igienisti riducono tutto al capitolo: organi sessuali. Molta gente inghiotte gli aforismi dei vari Pitigrilli e li rigurgida nel crocchio degli amici. Molti sono fermi alle lapalissiane audacie del Nordau. E via di seguito.
      Io prendo per il collo la gente stupida e spiritosa e la sbatto contro dei dati di fatto. Certe pagine sono irte di cifre. Altre sono quasi letterarie. Ho cercato di parlare col cuore e al cervello del lettore; ha scritto «con intelletto d'amore».
      La coscienza di aver compiuto una buona azione, mi ha permesso di vincere la riluttanza a pillolizzare una trattazione che sarei stato portato a condurre con larghezza e mi permette di licenziare queste pagine, mentre mi tratterrebbe dal farlo la consapevolezza dei loro difetti di forma e di trattazione.


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L'emancipazione della donna.
Considerazioni di un anarchico
di Camillo Berneri
pagine 60

   





Pitigrilli Nordau