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      Vari scienziati (Geddes, Thompson, Sabatier, ecc.) hanno dimostrato, con studi di embriologia e di anatomia comparata che in tutte le specie di animali l'elemento maschio ha un ufficio di concentrazione, di unificazione, di coesione. Questo si constata anche nel mondo cellulare. La cellula femmina (uovo) è un corpo sferoidale, sfornita di movimenti ameboidi e relativamente voluminosa; la cellula maschio (spermatozoo) è un elemento microscopico dotato di grande attività. La cellula femmina è caratterizzata da un'attitudine spiccata a nutrirsi e da una certa lentezza nel consumare le proprie riserve nutritive, invece la cellula maschio è caratterizzata dalla sua grande mobilità, la quale indica una attiva combustione delle riserve nutritive, e, dato che essa è dotata di una minore attività nutritiva, una tendenza a consumare, o a dissipare di più. Queste e tante altre osservazioni ci permettono di affermare che il sesso femminile è risparmiatore, mentre quello maschile è sperperatore. Un'altra differenza è questa: che le perdite dell'organismo femminile vanno a favore della specie, mentre quelle maschile sono, in grandissima parte, inutili o dannose per la specie. A queste differenze biologiche corrisponde la differenza dell'istinto sessuale tra l'uomo e l'altro sesso.
      I maschi di quasi tutti gli animali, come ha illustrato il Darwin, hanno un erotismo maggiore di quello femminile. Così è della specie umana. Invece vi è il pregiudizio, molto diffuso, che la sensualità femminile sia maggiore di quella maschile, e questo perchè è, generalmente, presupposta una maggiore sensibilità nella donna.


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L'emancipazione della donna.
Considerazioni di un anarchico
di Camillo Berneri
pagine 60

   





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