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      La vediamo più raramente di noi accoppiarsi senza che nel suo spirito preesista un sentimento affettivo più o meno notevole. Nello stato di civiltà progredita l'amore della donna è meno fisico di quello del maschio».
      Il Moll dichiara che le sue ricerche l'hanno portato a concludere che il desiderio sessuale è molto meno forte nelle donne che nei maschi, e che nelle prime l'amore spirituale... è in genere molto più notevole».
      Discutibile è la tesi del Lacour che la donna prova nell'atto sessuale un «piacere tenue ed incerto che non assurgerà mai alla foga della esaltazione virile», ed esagerata è l'affermazione dell'Icard che per la donna l'amore sessuale è una seccaggine e l'uomo che lo procura un oggetto degno di schifo. Così l'affermazione del Sergi: «la donna normale ama di essere corteggiata ed amata dall'uomo, ma cede come una vittima alle di lui voglie sessuali» è vera solo per il primo od i primi rapporti sessuali, nella generalità dei casi. Le donne di media sessualità sono, secondo il Viazzi, capaci di un godimento erotico, «ma lieve e saltuario e condizionato». Discutibile il lieve, ma certi il saltuario ed il condizionato.
      La minore sensibilità femminile è ormai pacificamente ammessa nel campo della scienza moderna. Oltre gli autori citati potremmo ricordarne molti altri: Morselli, Krafft, Venturi, Ottolenghi, De Roberto, Mantegazza, Compbell, ecc.
      Quello che è certo si è che la donna normale non ha, nei rapporti sessuali, quelle esagerazioni che vengono descritte in certi romanzi erotico-chisciotteschi e simulate, per ragioni professionali, da alcune prostitute.


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L'emancipazione della donna.
Considerazioni di un anarchico
di Camillo Berneri
pagine 60

   





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