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      La fanciulla che ama, č, come Anna nella Cittā Morta, vicina all'anima dell'amato, come la mendicante presso una porta. In presenza dell'amore essa sente, come dice Ellen Key, quei brividi che accompagnano il buon levar del sole quando č atteso vegliando. Nella fanciulla normale l'amore č alimentato da una esaltata ammirazione per il coraggio, la forza, l'intelligenza, la generositā dell'uomo preferito. Essa ha bisogno di effetto, e l'istinto della maternitā, che urge pur nella inconsapevolezza, si vela di malinconia. L'amore implica per lei la presunzione dell'eterno. Sempre, questo vuole sentirsi rispondere quando domanda all'amato: Mi amerai sempre? Sempre: questa č la parola, il pensiero che la culla su un'amaca di sogni. I De Goncourt scrivevano, giustamente, che le donne portano nell'amore una prosternazione appassionata. Nell'uomo il desiderio di possedere la femmina si sveglia prima che egli ami una donna. Nella donna, il desiderio di essere posseduta nasce dopo che č sorto l'amore. Nella donna l'amore scende dall'anima ai sensi, e talvolta non vi arriva. Nell'uomo, l'amore nasce dai sensi e non sempre giunge all'anima. Perfino nelle prostitute questo carattere idealista dell'amore femminile č notevole. Nei tatuaggi, negli scritti delle prigioni femminili sono rare le allusioni oscene, e sono, invece, frequenti quelle indicanti l'aspirazione ad un vero affetto, ad un amore durevole. Mentre in amore l'uomo regolare ed il delinquente sono vicini, l'amore della prostituta per l'amante del cuore č vicino all'amore della fanciulla che sogna i fiori di arancio.


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L'emancipazione della donna.
Considerazioni di un anarchico
di Camillo Berneri
pagine 60

   





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