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      Balzac scriveva: «Le donne abbandonerebbero i piaceri di tutte le notti di Messalina per vivere con un essere che prodigasse loro quelle carezze dell'anima delle quali sono così gelose, e che non costano niente, agli uomini se non un po' d'attenzione» è, appunto l'attenzione che manca in molti mariti, che stanno fuori di casa fino ad ora tarda; che cercano svaghi erotici, regalando talvolta le malattie veneree alla moglie: che considerano la moglie come un mobile, o come un ninnolo, o come una femmina a portata di braccia.
      Il Nyström(4) osserva: «Manca a molti mariti fino l'ultimo segno la delicatezza d'animo; essi si mostrano nella vita quotidiana sprovvisti di ogni tenerezza e sono incapaci di comprendere la natura delle donne, i suoi meriti e i suoi sacrifici come madre, e si irritano per le sue piccole debolezze e non pensano che al proprio benessere. È sopratutto nelle esigenze del dovere coniugale, che molti uomini si mostrano singolarmente mancanti di ogni riguardo e anche brutali verso la propria moglie, non curandosi nè dei suoi desideri, nè della sua salute o delle sue forze, e distruggendo così del tutto ogni sentimento di tenerezza e di amore».
      Poichè la fedeltà nel matrimonio è volontaria nell'uomo e spontanea, invece, nella donna, l'adulterio femminile è uno dei più gravi segni dell'equivoco fra i due sessi. Le mogli che tradiscono sono vili, ma molti dei mariti traditi meriterebbero le corna di cervo le più ramificate che siano al mondo.
      La corruzione della donna è introdotta ed alimentata dall'uomo che non cerca di capire la donna.


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L'emancipazione della donna.
Considerazioni di un anarchico
di Camillo Berneri
pagine 60

   





Messalina Nyström