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      Ivi ella depose il fascio di paglia acceso, che mai ebbe a lasciare, e la capanna, da quel momento, si rischiarò, si riscaldò: e la capanna divenne il primo focolare domestico. Non s'è chiamato Prometeo "il padre degli uomini" per fare intendere che l'umanità comincia con l'uso del fuoco? Egli è certo che la donna è stata la vigile custode e conservatrice di questa sorgente di vita. Ed ecco che un giorno accanto ad una cerva, che l'uomo aveva ucciso, la donna vide un cerbiatto, che la guardava con occhi supplichevoli. Ella n'ebbe pietà e lo prese tra le braccia. Quante volte non s'è visto fare altrettanto alle donne selvaggie!... Il piccolo animale a lei si affezionò e la seguì ovunque. Fu così che ella allevò ed addomesticò gli animali divenendo la madre dei popoli pastori. E ciò non fu tutto: che mentre il marito errava per la caccia grossa, la donna si occupava della caccia piccola, raccogliendo ed ammassando uova, insetti, semi, radici. Di questi semi, raccolti nella capanna, alcuni, che andarono dispersi nel terreno, germinarono, crebbero e fruttificarono; altri semi essa dopo, con intenzione, seminò, e così divenne la madre dei popoli coltivatori. Nonostante la dottrina che fa la legge presentemente, la donna è da ritenersi la creatrice della civiltà nei suoi elementi primordiali. Senza dubbio, nei tempi primitivi essa non fu che una femmina umana, ma questa femmina nutrì, allevò e protesse quelli più deboli di lei, mentre che l'uomo suo, bestia terribile, non seppe che scannare per necessità e per vaghezza.


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L'emancipazione della donna.
Considerazioni di un anarchico
di Camillo Berneri
pagine 60

   





Prometeo