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      Il suo cuore e il suo ingegno ne furono i primi inventori, da niun di noi non le apprese né trasportò d’altra lingua, e quinci in alcuna altra lingua non ponno tradursi. Ciascuna ha le sue formole, come le terre e i climi hanno i lor frutti, e quelle e queste tralignano o perdon di forza, a trasportarle in paese straniero. Il Petrarca diede all’Italia le sue, né per tempo né per vicenda non si perderanno giammai, che han troppo felice origine, e generosa. Egli stesso Amore le dettò di sua bocca al poeta. Uditene alcune, e confessate che poche n’ebbe la nostra lingua d’altrettanto leggiadre espressive concise e vibrate, or per la forza d’un solo aggiunto, or per la collocazione d’una sola parola, or per lo giro d’una tal frase, ed or per la sola trasposizione, o ancor per l’armonico e musicale andamento del verso soltanto. L’orecchio nel vero avea colui non men delicato del cuore e dell’ingegno. «Piaga per allentar d’arco non sana»; «Qual maraviglia se di subit’arsi?»; «Lasciando tenebroso onde si move»; «Ov’ogni latte perderia sua prova»; «Che se l’error durasse altro non chieggio»; «Non era l’andar suo cosa mortale»; «E le parole — sonavan altro che pur voce umana»; «Che ’l fren della ragione ivi non vale»; «Come 'l nostro operar torna fallace»; «E del mio vaneggiar vergogna è il frutto»; «Rotto dagli anni o dal cammino stanco»; «Alle lagrime triste allargo il freno»; «Tutta lontana dal cammin del sole»; «Dal manifesto accorger delle genti»; «E col tempo dispensa le parole»; «Fece — di nuovi ponti oltraggio alla marina, — tutte vestite a brun le donne Perse, — e tinto in rosso il mar di Salamina»; «Finché l’ultimo dì chiuda quest’occhi»; «Quando la gente di pietà dipinta — su per la riva ringraziar s’atterra»; «E facea forza al cielo — asciugandosi gli occhi col bel velo»; «Ma se più tarda avrà da pianger sempre»; «Il sole — già fuor dell'Oceano insino al petto». E così d’infiniti altri somiglianti modi, i più nuovi, i più gentili, i più forti ed evidenti che possano alzare e ingentilire una lingua, e darle insieme un colore ed un tono tutto suo proprio ed originale.


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Lettere Virgiliane - Lettere Inglesi e Mia Vita Letteraria
di Saverio Bettinelli
1758 pagine 205

   





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