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      Cento versi di buon poeta insegnano più che tutti i tomi de’ precettori. Questi si diano a coloro che son fatti per ruminare, siccome i bovi, per non sapere che farsi.
      IIINon usurpino più le scuole i talenti dal Ciel destinati alla milizia, al foro, all’aritmetica, ed all’aratro.
      IVLa poesia latina si legga ed intenda, affin di perfezionare l’italiana. Chi pretende di riuscire eccellente poeta latino, essendo nato italiano, condannisi a comporre dentro d’un mausoleo, poiché scrive ai morti.
      VNon si leggano galli o britanni poeti se non se all’età di 40 anni, quando non è più tempo di poetare.
      VINon si permettano poesie amorose fuor che a vecchi poeti di 60 anni perché si riscaldino; ai giovani no, perché non raffreddino sé e gli altri. Ciò per un secolo, finché si purghi de’ ridicoli amori il parnaso italiano.
      VIIL’Arcadia stia chiusa ad ognuno per cinquant’anni, e non mandi colonie o diplomi per altri cinquanta. Colleghisi intanto colla Crusca in un riposo ad ambedue necessario per ripigliar fama e vigore. Potranno chiudersi per altri cinquant’anni dopo i primi, secondo il bisogno.
      VIIILe accademie più non ammettano fuor che coloro, che giurino legalmente di voler esser mediocri tutta la vita. Color che avessero mire più alte, ne siano esclusi.
      IXPongasi dazio su le Raccolte per nozze, per lauree, ecc. Un tanto paghi lo stampatore, un tanto il raccoglitore, un tanto il poeta pro rata, e il doppio di tutti il mecenate. Paghino pure i giornalisti, eruditi, ecc., che ardiscono sentenziare e parlare di poesia.


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Lettere Virgiliane - Lettere Inglesi e Mia Vita Letteraria
di Saverio Bettinelli
1758 pagine 205

   





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