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      Voi domandate perchè si è fatta tanto pregare? Andate là, che siete anche troppo fortunato. Credevate voi di aver a che fare con una di quelle ragazze che sanno già il vivere del mondo? Cecilia è un boccone raro e prelibato che andava ottenuto a forza di arte, di pazienza e di aspettazione. Certe creaturelle son ritrose a lasciarsi vincere più di quello che si pensa. Voi sapete come ho lottato con costei per domesticare la sua salvatichezza. Il numero dei bomboni, dei manicaretti, dei nastri e delle cianciafruscole di cui l'ho regalata è stato grande, ve ne assicuro. E tutto questo coll'apparenza di un'onesta liberalità, col pretesto di favorire e rallegrare semplicemente la giovinetta, senza insospettirla de' miei secondi fini.
      Ah, il vecchio mariuolo che tu sei!
      Questi regalucci complessivamente mi avranno costato non meno di cinquanta lire.
      Io te ne ho già date più di cento.
      E spero che me ne darete ancora, perchè ho meritato molto. Voi mi fate fare di quelle cose.... In verità che la coscienza mi rimorde.
      Udite il briccone che parla di coscienza!
      Se non fosse il desiderio che ho di servirvi, la speranza che ho posta nella vostra generosità....
      Basta basta, furfante matricolato. Tu avrai un'altra sommetta quando Cecilia sarà mia.
      Un diminutivo! dite piuttosto una somma. Vi raccomando di allargare la mano, perchè i miei bisogni sono grandi. Voi avete il danaro a bizzeffe.
      Il bel sesso, ed i furbi tuoi pari me ne divorano la maggior parte. Orsù, ripetimi l'intelligenza che hai fatta colla ragazza.


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Tre racconti sentimentali
di Paolo Bettoni
Borroni e Scotti Milano
1855 pagine 106

   





Cecilia Cecilia