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      Domani sera quando ritorna dal lavoro, Cecilia entrerà nelle mie stanze. Voi ci sarete ad aspettarla per dirle il fatto vostro, e stabilire seco lei gli articoli dell'amorosa corrispondenza. Che momento felice per voi. L'ora vi tarda di poter toccare il cielo col dito, non è vero? Via via, moderate l'ardore, e non fate quegli occhi sfavillanti e bramosi. Io voglio credere che il vostro non sarà un capriccio passeggiero. Voi legherete con Cecilia una relazione ferma, e profittevole alla sua povertà.
      Ciò dipenderà da lei. Quando sia seducente nei modi, come lo è nella persona, quando corrisponda di buona grazia al mio amore non avrà a lagnarsi della mia instabilità.
      Durante questa conversazione, Antonio aveva suonato la cassa armonica davanti l'osteria, e raccolto le offerte nella sala del baccano. Ora si avanzava, per fare altrettanto nella camera dove stavano coloro, e pochi altri individui ad una tavola separata. - Oh oh! chi vedo! esclamò Tribolo. Il nostro caro Antonio si è fatto suonatore di non so che? Eravate dunque voi che strimpellava lì fuori? Me ne consolo infinitamente. Animo, bevete questo bicchiere di vino, e poi vi farò la mia offerta abbondante. - Antonio, corto di vista com'era, gli aveva sporto il piattello senza ravvisarlo, ma appena lo riconobbe, scappò via sdegnosamente, ricusando il vino ed il danaro, e lasciandolo col compagno ad interpretare il motivo del suo rifiuto. Questo incidente disturbò alquanto la loro allegria, e sparse dei dubbj sulla certezza del loro trionfo.


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Tre racconti sentimentali
di Paolo Bettoni
Borroni e Scotti Milano
1855 pagine 106

   





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