Pagina (27/508)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Potrà per avventura(23) un qualche malvagio, od imbecille, quella ingiuriosa obbjezione opporci, che i nemici d'Italia compiacevansi nei secoli scorsi di trombettare, cioè che non fossero gl'Italiani atti alle armi, perchè troppo essendo dalle loro effeminatezze e vizj spossati, erano resi deboli come donne; dovrebbe la voce dell'Europa intiera testimone del valore italiano quest'ingiuria smentire non di rado ancora dagli stranieri al dì d'oggi rinnovata, e sebbene calunniosa, non dimeno dagl'Italiani ben meritata finattantochè non siansi da quel fango della nullità e del vituperio che gl'imbratta interamente, sbruttati; a quest'obbjezione tuttavolta noi risponderemo che le relazioni, e le storie delle guerre da Napoleone in Italia, Germania, Russia, Prussia, Spagna, etc., sostenute, bastano per provarne la inconsistenza, imperciocchè a tutto il mondo fanno palese che quegl'Italiani i quali sotto la grossolana, e bestiale direzione dell'incomportabile Austria, e de' stupidi e maligni loro tiranni, come pecore davanti i Francesi la davano bruttamente a gambe, furono in quelle guerre parte, integrante, e forte dell'esercito napoleonico, possono a giusto titolo fregiarsi degli allori in abbondanza da quelle legioni mietuti, ed erano in ogni rispetto se non migliori, senza dubbio ai loro conquistatori eguali; ma se ci si dicesse che quei prodi sono al giorno d'oggi o già passati ad altra vita, o vecchi troppo per guerreggiare, noi risponderemmo, che forse non saranno i presenti Italiani come quelli tanto usati alle battaglie, perciocchè loro mancò l'opportunità di acquistare sui campi della gloria la necessaria sperienza,ma che non è il valore qualità esotica in Italia e che ben al contrario ella è peculiare della gioventù attuale atta più di qualunque altra ad intraprendere, e sostenere una guerra leggiera, per bande, nella quale affrontando a bella posta con ardire i pericoli, e rendendosegli famigliari, sarà luminosi trionfi per riportarne: continui e difficili combattimenti nelle montagne dai Greci antichi sostenuti, assaissimo contribuirono a renderli poi nelle battaglie campali alla pianura vittoriosi; vinsero primieramente i Barbari, ed i Sciti nelle gole dei monti e quindi appresso in pianura dense nuvole d'Asiatici dissiparono, sui quali non meno una decisa superiorità, che la certezza morale della vittoria, per quanto fosse il loro numero, avevano in quel modo acquistata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Italia Italiani Europa Italiani Napoleone Italia Germania Russia Prussia Spagna Italiani Austria Francesi Italiani Italia Greci Barbari Sciti Asiatici