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      No certamente; perchè se uno ardisce di rifiutare, lo mandano all'istante come ribelle alle forche; dunque noi più di loro siamo da qualunque giuramento svincolati, che sia da noi stato in addietro a loro prestato; oltracciò ella è cosa certa, essere delitto servare un giuramento quando si conosce quello essere contrario alla libertà, e dell'esercizio dei diritti del popolo, impeditivo, di pregiudizio al paese, e funesto alla felicità e tranquillità dei compatrioti; e tutte le persone convengono che: Judicio caret juramentum incautum; e che: si vero sit quidem possibile fieri; sed fieri non debeat vel quia est per se malum vel quia est boni impeditivum, tunc juramento deest justitia, et ideo non est servandum: mettiamo dunque in non cale, anzi con tutto cuore abborriamo quella formalità del giuramento prestato ai tiranni, alla quale fummo nostro malgrado costretti, e che non è, se non per via del tormentoso patibolo obbligatoria; come non sarà per ripugnare, ad un cuore veramente italiano, d'essere da quella costretto a servire i capricci d'un tiranno, ajutarlo nelle rapine; oppure dare la roba, e fino la propria vita, per ingrassare un imbecille dominatore, poltrone, e maligno, in detrimento della massa de'(35) cittadini, e della gloria della sua patria? Diasi dunque, ripetiamo, un nuovo giuramento all'Italia! Sarà quello senza dubbio inviolabile, perciocchè ogni cittadino verrà egli stesso ad eseguirlo, e mantenerlo personalmente, interessato, non meno che a costringere tutti gli altri ad osservarlo, mentre dall'osservanza esatta di quello, saranno il ben essere di tutti, la felicità, e gloria del suo paese dipendenti!


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Judicio Italia