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      Ci pare di aver sufficientemente provato che trovasi l'Italia nell'ultimo grado di abbjezione, per essere stata da lungo tempo in qua, negativa, o passiva negli avvenimenti europei; per la sua vile prontezza nel sottomettersi a chiunque più forte di lei, falsamente stimava; e per aver tutti i gabinetti d'Europa piuttosto alla sua prosperità, elevazione, e grandezza contrarj che favorevoli, e soprattutto alla sua unione in un corpo solo di nazione, decisamente opposti; perciocchè se avviene un giorno che questa, sotto le stesse leggi, sotto lo stesso impero si riunisca, che tutta la sua energia attualmente dilatata, separata, e sparsa, ad un solo, e comune centro sia rispondente, sarà in poco tempo, ad un tanto alto grado di potere, di forza, e di grandezza per giungere, che i più potenti gabinetti d'Europa nè possono, nè vogliono tollerarne l'idea, poichè bene scorgono, che se non pel momento presente, certamente nell'avvenire, questa nazione ardita, ed intraprendente, divenuta florida, e prospera abbaglierebbe col suo splendore quelle che sono attualmente le più resplendenti, la nostra influenza diventerebbe preponderante in Europa, ed ecco il perchè, o apertamente o copertamente, tutti i gabinetti sono, per così dire, di comun accordo congiurati a tenerci avviliti, disprezzati, e di niun conto nella politica generale; abbiamo veduto, come siamo, non solo obbligati a violare quel giuramento dato alla forza, ma bensì(36) a darne uno nuovo all'Italia, e ci pare aver le obbjezioni più delicate che far si possano dai contrari alle insurrezioni, con ogni scrupolo vittoriosamente respinte.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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