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      Per regolare lo slancio generale, e portarlo a buon fine, converrà dunque che i buoni, e decisi Italiani, una lega fermino segretamente frà di loro; nuove non sono queste in Italia; perchè senza riandare nel tempo antico quelle dei Guelfi, e Ghibellini, dei Bianchi, e dei Neri, ed altre che sono lontane, abbiamo recenti esempi, che ci fan fede; esser quelle nel nostro paese ben conosciute, e praticate come sarebbero la carboneria che negli ultimi tempi fece tanto parlare di se, quantunque non sia stata nel suo operato, felice, la lega degli Adelfi, dei Filadelfi, e finalmente dei sublimi maestri perfetti. Tutte queste in varie differenti maniere, le une con vedute più estese, le altre più ristrette, alla liberazione della patria tendevano, Ora a noi pare che tutte dovrebbero pel bene di quella a rinunziare alla loro peculiare esistenza(84), ed in una sola nuova trasfondersi, ed affine di potere con passo regolare, ed uniforme giungere allo scopo, sotto una sola direzione frà di loro collegarsi; ella è cosa evidente, che ciascuna in corpo separato operando, non potranno mai produrre un effetto intiero, e le gravi, e delicate operazioni di una generale insurrezione italiana, ben dirigere. Stabilito quindi un principal centro in una qualunque città della peninsola, questo dovrebbe in centri secondarj dai quali dipenderebbero altri di terza e quarta equinta classe, per irradiazione diramarsi, onde viemmeglio rimanere capaci del sovraesposto. Supponiamo che i veri amatori della patria un centro, o congrega principale costituiscano; dovrebbe quella, primieramente il quadro geografico statistico della penisola che conta venti milioni d'abitanti, ben osservare, e quindi quella in quattro grandi partimenti eguali dividere ed a ciascuno dare il nome di provincia, ad una congrega provinciale segreta la direzione di quei cinque milioni(85) d'abitanti affidarne, che secondo il calcolo di venti per cento dovrebbe dare un milione di uomini atti a combattere; ogni provincia in cinque cantoni, di un milione d'abitanti ciascuno, dividere, che potrebbero duecento mila uomini mettere in campo; ogni cantone in dieci distretti di cento mila, che venti mila combattenti ciascuno, darebbero; questi distretti si diramerebbero ed in ogni città, borgo, paese, o villaggio piccolo, o grande che fosse, avrebbero una congrega a loro rispondente.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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