Pagina (102/508)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dopo l'introduzione delle artiglierie, viene dunque la sorte delle battaglie quasi sempre a quelle rimessa, e ben soventi, più o meno forti si considerano quegli eserciti, che d'una maggiore, o minore quantità di fuochi, possono disporre.
      Fù la creazione di quella nuova tattica, di non poco giovamento al gran Federico; le battaglie di Lissa, e di Hohenfriedberg, e molte altre chiaro a divedere cel danno. Carlo Emmanuele terzo re di Sardegna, principe guerriero e filosofo, buon generale, ed amministratore instancabile nella fatica e coraggioso nel pericolo, fù distinto, e celebre maestro in quella guerra; il cui sistema da tutti considerato come il migliore, e da non potersi perfezionare, ebbesi fino alla rivoluzione di Francia, in conto. Ma dovette in quel tempo alle masse, la preminenza concedersi; spinte quelle colonne serrate dall'entusiasmo republicano nelle pianure dell'Italia, e della Germania, sui quasi impenetrabili cordoni austriaci ferocemente scagliavansi, gli fugavano, e distruggevano. Erano dai generali della republica le colonne serrate, alle linee distese, preferite, perciocchè maggiori difficoltà, per queste conservare, si rivengono. Attaccavasi in una battaglia, per l'ordinario un punto determinato; una brigata succedeva ad un'altra, e così di mano, in mano, truppe fresche, il luogo delle respinte occupavano, ciò che finalmente a forzare il posto, le abilitava, e l'avversario costringeva a dar sulla loro fronte le spalle; e tenendosi stretti in colonna serrata, e compatta, tutti gli sforzi della cavalleria nemica per romperla, al nulla riducevansi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Federico Lissa Hohenfriedberg Emmanuele Sardegna Francia Italia Germania Carlo