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      Ma perchč non possiamo ad una regolar battaglia immediatamente il nemico sfidare, dovremo noi dunque, rinunziar ad insorgere? No; un'altra guerra, il cui risultamento non possa esser dubbio, la sola per noi possibile, e conveniente nello stato attuale d'Italia, sarā da noi avventurosamente intrapresa, e sarā questa la guerra d'insurrezione per bande; dalla qual sola l'unione della penisola, l'independenza, e la libertā, potranno gl'Italiani ottenere; onde persuadersi che questa guerra sola sia di produrre quel felice avvenimento, capace, ci converrā al quanto estenderci per dimostrarlo. Ma siccome č cosa necessarissima, che ognuno degl'Italiani se ne persuada ed a combattere in quel modo, ed allo stesso, con altri servigj, a concorrere si disponga, non tralascieremo, per quanto la ristrettezza di nostri lumi lo permetta, di chiaramente dimostrarlo.
      Mezzi d'ogni sorta, generali capaci, popolo disposto, combattenti valorosi onde poter combattere, e schiacciare, gli abborriti nemici, non sono in Italia certamente mancanti; ma la situazione politica delle varie parti della penisola; le poche truppe regolari capaci di entrar in guerra pe' paesi disseminate(117), la divisione di quella in tanti stati; sono tutti alla riunione immediata d'un esercito regolare, gravi impedimenti. Dal calcolo approssimativo delle truppe nazionali d'Italia attualmente al servizio de' tiranni, puossi facilmente dedurre, che lasciate le guarnigioni necessarie nei proprj paesi, le rimanenti atte ad uscir per riunirsi ed in un determinato punto, formare un esercito, ad un numero maggiore di cinquanta cinque, o sessanta mila uomini non ascenderebbero; supponendo, che il Piemonte possa mandare trentacinque mila combattenti, quindici mila Napoli, e che tra la Toscana, Parma, Lucca, Modena ed i Papalini, si possano dieci mila uomini riunire; ecco sessanta mila il numero disponibile delle truppe che si potrebbero muovere; ma č pure da osservarsi, esser queste in oggi mal commandate, senza spirito nazionale (parliamo in massa perchč, ben sappiamo che individui sonvi, e molti, i quali rodono in silenzio il ferro che gl'incatena, e gemono in segreto sul vilipeso onore italiano, e sui mali della patria;) tal che nel loro attuale ordinamento lor sarebbe non che difficile, anzi impossibile per ispontanea volontā, e simultaneo movimento in un punto determinato la loro riunione operare; senza essere, nella distanza, che avrebbero a percorrere per congiungersi, dallo straniero, o partito tedesco interno impedite, e separatamente battute.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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