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      Eppure, come che cosa da non credersi apparir possa, viddimo non dimanco la Francia, nel 1825, muovere una guerra ingiusta; sacrilega, vergognosa, e contraria al ben essere del popolo francese, contro l'infelice Spagna, che nessun motivo le avea dato, di nessun danno la minacciava, e che di potersene stare tranquilla, e quel sistema che doveva renderla un giorno prospera, e fortunata, raffermare si contentava. Pertanto onde sul trono di Francia, la famiglia Borbone assodare, creò in quella in guerra, un esercito per sostenerla contro l'odio del popolo, che minaccioso giustamente la detesta. Offensive o difensive le guerre dalle republiche, mosse, sono sempre nazionali, per le stesse ragioni rispetto a governi costituzionali addotte, e non correndosi in quei governi il pericolo, che possa il re col raggiro, e la seduzione, una parte maggiore dei rappresentanti corrompere, ed i fondi necessarj ottenere, onde una guerra opposta all'utilità della patria muovere, e sostenere, poca differenza passa fra la guerra per capricci d'un tiranno, e quella per vantaggio della nazione, intrapresa dagli eserciti regolari, nella maniera di menarla, perciocchè solo nella cagione, ma non nei mezzi differisce; salvochè nel secondo caso, ciascun individuo di agire pel proprio vantaggio essendo conscio, spiega una maggior energia, il generale trova più risorse alla sua disposizione, e più facile la vittoria. Avendo cosa s'intenda per guerra nazionale, accennato, e come possa puranche sotto il tiranno accadere; passeremo a quella d'insurrezione che l'oggetto principale forma del nostro trattato.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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