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      E questa massima tuttora mantenuta, e sempre da tutti i gabinetti gelosamente conserverassi, imperciocchè l'esistenza di bellissimi ponti, strade, terme, acquedotti, estese fortissime muraglie, archi, etc; monumenti eterni della grandezza di quegli ammirabili eroi, che dal viaggiatore incontransi ad ogni passo, richiamano di continuo in ogni parte dell'Europa, in Asia, ed in Africa, alla mente degli statisti europei, sempre la massima di tenere l'Italia divisa, ed oppressa. E siccome la terra, l'aria, la situazione attuale della medesima non ha da quella degl'illustri progenitori nostri producitrice, minimamente cambiato, ma solo quelle precellenti istituzioni atte a formar uomini forti, in pessime, a rendergli deboli, o viziosi mutaronsi; e che richiamando per avventura(142) le antiche in essere, potrebbero altri simiglianti eroi al giorno d'oggi riprodurre, giacchè a tutti è ben noto dalle stesse cagioni, gli stessi effetti generarsi, ne consegue dunque ch'essendo anzi per loro, dannoso, che utile, di permettere l'esistenza(143) d'una nazione, che potrebbe un giorno combatterli forse ed oscurarli, potendo d'altronde serva, ed umile ai loro cenni, e dispregj tenerla, saran sempre suoi nemici, nè mai potrà l'Italia da loro, ajuto, e protezione per tal oggetto fondatamente sperare. Ma se tutti i gabinetti, che sia oppressa l'Italia e d'agire da se sola incapace, un certo vantaggio ricavano o trarre presumono, tutti però l'utilità diretta, degna de' loro sforzi e sacrifici, non ne vedono.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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