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      513 delle sue memorie, è il più terribile nemico del soldato; se da quello è tormentato, perde il coraggio, e la docilità. Egli è vecchio proverbio, che ventre affamato, non ha orecchie." I Barbetti, ossiano gli abitanti dei monti alle frontiere del Piemonte, che dal colle così detto della Croce, e valle di Lucerna, si estendono fino all'Appennino alla parte di levante di Genova, seguivano a un di presso questo sistema; i Calabresi quindi nella lunga, e memorabile(150) difesa che sostennero contro l'invasione francese, lo perfezionarono; essi furono i primi che diedero l'esempio di quanto possa fare una ferma volontà. Ed una provincia ristretta, ed un pugno d'uomini decisi, così per varj anni ad intiere divisioni francesi resistettero, che non colla forza ma cogl'inganni, e colla seduzione di una parte di loro, solo a conquistarli pervennero. I Calabresi svelarono agli Spagnuoli il gran segreto, che la vera forza, non tanto nel numero, e qualità degli eserciti regolari consiste, come in quel patrio sentimento, che da sè solo è abbastanza possente, a far sì, che ogni individuo d'una nazione, la causa pubblica, come sua propria, consideri. I Russi, nella guerra del 1812, lo adottarono(151) anche in parte, ed il Sigr Segur così si spiega a questo proposito: "Ecco che nobili fuggono internandosi coi loro servi nel paese, come all'avvicinarsi di un gran contagio, e sacrificano ricchezze, abitazioni, e tutto quanto potea trattenerli, o essere a noi vantaggioso. Essi pongono fra loro, e noi la fame, il fuoco, e i deserti, giacchè una risoluzione sì importante prendevasi contro i loro ser


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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