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      Nulla di meno la più essenziale, e la più efficace necessità, si(154) è quella del ferro, perchè indubitatamente, ed anche in abbondanza trovasi col ferro, il pane. Or dunque supponendo, che la ferma volontà esista, alla nostra mente la difficoltà di provvedere il pane, si affaccia, perciocchè siamo di ferro sprovveduti! Pertanto al proggetto di venire coi nemici d'Italia alle mani, ci sarà forza di rinunziare, mentre quelli sono in punto di tutt'armi, coperti, e de'(155) il nostro popolo, qual chi si sta sicuro, inerme! Come mai una guerra, ci si dirà, tanto disuguale, potrà ella muoversi, e nutricarsi? Come, nudi, e senz'armi, contro quelli che tanta copia ne hanno, potremo noi per avventura far testa? Difficilmente potrebbesi ad una tale obbiezione vittoriosamente rispondere, se la storia non fosse là per indicarcene i mezzi, e palesarci in qual modo abbiano gli Americani per sottrarsi al giogo degl'Inglesi, le armi conseguite; come le bande spagnuole, per l'oltraggioso orgoglio francese, rintuzzare; come i Greci finalmente, per uscir dal laccio del Musulmano, abbianle rinvenute. Ad ognuno è ben noto, che la rivoluzione d'America, di fatto, in Boston, l'anno 1790, avendo avuto cominciamento, il popolo del tutto d'armi sfornito, un distaccamento di soldati inglesi ben armato ebbe l'animo d'affrontare, e con pallottole di neve, pezzi di ghiaccio, bastoni, pietre, insomma con tutto ciò che gli venne alla mano, con successo assalendolo, a quella diede capo; gli Spagnuoli pure con picche, lancie, forche, etc., la impresero; i Greci in molte parti, con bastoni, pietre, e coltella.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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