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      Cade boccone a terra il dragone, entrano a questo segnale i compagni di Palarca, immediatamente nell'albergo le armi del distaccamento vicino alla porta collocate afferrano, e con quelle gli altri Francesi che da forze immensamente superiori essere assaliti si figurano, a darsi in poter loro costringono. Palarca ed i suoi compagni, da quel luogo immediatamente partirono, e con loro i cavalli armi, e vestimento dei dragoni condussero, lasciando perfettamente nudi quei pochi, che non ammazzarono, poichè come novizi in questo genere di guerra, non ebbero cuore di togliere dal mondo nemici che non si difesero. Ma ciò nell'avvenire, avendolo riconosciuto per sommamente dannoso, più non praticarono. La fama di questo avvenimento portò immediatamente molti volontarj a Palarca, ed in questo modo un corpo di cavalleria ad ordinare incominciò, che in meno di tre mesi, giunse a tale, che un continuo batticuore ai Francesi cagionava. Moltissimi esempj di tal fatta a noi facile di citare sarebbe, ma siccome non sempre le stesse occasioni si possono presentare, gli omettiamo, e bastaci l'addotto. Ma insisteremo nel dire che delle risorse del paese, tali e quali si trovano, devesi profittare. Nessun paese, per piccolo che sia, sarà affatto senz'armi, e quando un condottiere abbia già sotto di sè alcuni uomini armati, agevol cosa di raccogliere quelle nel paese esistenti, saragli; ma prima di giungere a quel segno usare d'astuzia ed ingegno per procurarsene, converragli; e nel caso che non possa impossessarsene, o che nel paese non esistano mezzi addattati per mettere i suoi volontarj in stato di operare, esser dovranno da lui inventati.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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