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      Ognuno allora all'esercizio del dovere che per la patria gli concerne, velocemente accorre. Squillano per ogni dove le trombe, corrono i volontarj a cavallo, e chi quà, chi là formansi in drappello, al suono della cornetta riunisconsi a prima giunta i fanti; i tocchi a martello della campana maggiore, i contadini nella campagna, del pericolo non meno, che del dovere loro verso la patria, fanno avvertiti; il suono campestre delle pive, e cornamuse, già chiaro viene alle orecchie di tutti. Non è dunque il barbaro, distante! Ordina il comarco le torme, situa ognuno al luogo previamente destinato, sono le bande in positura aspettanti, tutte le campane del luogo suonano a stormo, spuntano i bersaglieri nemici, comincia il fuoco; immote le torme, muovonsi le bande sù de' fianchi dell'avversario. Ecco le barbare colonne in cospetto, i tocchi della campana precipitansi, tutti gli strumenti ad un tempo suonano l'attacco generale, s'appicca la zuffa; da ambe le parti viene questa con accanimento attizzata, seguono i tocchi precipitati, giungono dal vicinato(175) nuove torme in soccorso; il nemico è debole; da ogni classe di persone, da armi di tutte specie attorniato, in mezzo allo strepito delle archibugiate, allo squillo delle trombe e delle cornette, al fragore del campanone, al cigolìo dei cozzanti ferri, agli urli degl'insanguinati morenti ed alle feroci grida d'un popolo in furore, si scompone, e soggiace. Suona a doppio il sacro bronzo ed a festa, ognuno a quel tintinnìo si rallegra, è annichilato il nemico, intuonasi l'inno della vittoria, e le liete voci del popolo festeggiante, dall'armonia degli strumenti accompagnate, rendo


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508