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      E la punizione la più esemplare, e la più rigorosa certa, ed inevitabile, deve tosto, dopo della mancanza, inesorabilmente avvenire. La disciplina dunque delle bande non sarà da istituirsi, sul modello di quella degli eserciti regolari, ma converrà al condottiero, senza che il volontario sia conscio della certa indulgenza, alcuni falli con sagace accortezza tollerare; e per ottenere la subordinazione, senza la quale non potrà mai un comandante vantaggiosamente operare, dovrà piuttosto della confidenza che del rigore, valersi. Somma prudenza gli è in questo caso certamente necessaria, ei deve un modo tenere, col quale ispiri confidenza, e senza che i suoi secreti, le sue intenzioni, lo stato delle cose, minimamente discopra; indurre i suoi volontarj a credere, che tutto conoscono, senza mai nulla d'importante, palesar loro. Dovrà pertanto, il carattere d'ogni individuo, le sue passioni, buone qualità, i suoi vizj, e le sue virtù, attentamente studiare, valersi di quelle, che possano essergli utili, lusingare pell'avvenire, quei sentimenti, che potrebbero nel momento un qualche sconcio apportargli, e non gli è dato di potere istantaneamente dissipare; accendere il fuoco, dov'è spento, il troppo vivo, e pericoloso con dolcezza, ed arte, scemare, a certe cose per sè stesse di poco o nessun pregio in altri tempi, dare un'apparente grandissima levata, gli animi esacerbati mettere con buone parole in calma anche quando(195) la
      militar disciplina di pronunziare vigorosamente sul fatto, comanderebbe, andar per le lunghe, discorrere, e trattare, anzicchè decidere; evitare con la persuasione, di essere posto nella circostanza di punire; con le preghiere, con la buona maniera, e coll'amore farsi obbedire senza ordinare; con la commiserazione, con saggi, ed accorti discorsi, e con l'esempio, la truppa indurre a sopportare pazientemente(196) i bisogni, in vece di provvedervi.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508