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      Non potrebbesi tal disposizione, in una guerra, come la nostra, praticare, ma, per quanto sia possibile, cercammo nel capitolo antecedente d'introdurre il modo che più le si possa avvicinare.
      Esposto il genere, e la qualità di ricompense, che più addattate al nostro sistema crediamo, solo ci rimane a soggiungere che non dal condottiero solo, ma con la concorrenza del maggior numero dei volontarj(202) della banda, debbono quelle venir determinate, e conferite. Ciò alquanto meno facile renderà il conseguimento, ma il loro pregio, di molto ingrandirà, con maggior gloria, e soddisfazione per chi, degno di quelle, sarà riconosciuto. La maggior solennità, il modo il più imponente, sono, per la loro distribuzione, richiesti. Dice Erodoto, esser stata costumanza degli Ateniesi, di riunire l'esercito dopo la battaglia, onde ad alta voce, il premio del valore aggiudicare a colui, che stimavano averlo meritato. E qual effetto, non deve sugli animi avidi di gloria e pieni d'entusiasmo, un tal uso produrre?
      Dopo d'aver trattato della disciplina, ci si affaccia, come necessaria conseguenza, alla mente l'idea del generale sistema di depurazione per tutta la penisola, onde allo stabilimento della sua independenza, e libertà, bel bello abilitarla, tutti quegli ostacoli, che le si appongono, gradatamente spianando. Ma qual gravoso dovere non è egli per noi, d'essere dalla natura del nostro lavoro a trattare costretti una materia, così penosa per un cuore sensibile! Così intricata, e difficile! così aspra e cruda, per chi nutre sentimenti delicati!


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Erodoto Ateniesi