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      Abril, per tutto il tempo della guerra, i Francesi costrinse, a tenere sempre impiegati, sei, o sette mila uomini, alla guardia delle strade di Somo Sierra, a Guadarrama, affine di conservare le loro communicazioni con Francia; e, ciò malgrado, Abril gl'intercettò molti corrieri, li tenne soventi volte, due o tre mesi, nell'impossibilità di ricevere notizie del loro esercito della parte settentrionale di Spagna. Solo dunque in quei casi estremi, nei quali per salvarsi da un'inaspettato, ed involontario accidente, sia cosa indispensabile, il tutto avventurare, stimata, deve un condottiero, essere impetuoso, ed anche temerario. Dev'essere tale, se dal suo quasi certo sacrifizio, potrà un bene tale ridondare, che serva di compenso ai mali dalla sua perdita prodotti; se battendosi fino all'ultimo estremo, potrà ad una piazza, o ad un punto importante, soccorrere, impedire che un'altra già imminente a cadere, riceva ajuto, contenere la marcia d'una colonna nemica, alla sorpresa, diretta d'un'altra amica, da cui, l'esito della guerra, essenzialmente dipenda. In questi, ed altri simili casi, deve qual nuovo Leonida, decisamente perire, e nello stesso tempo i suoi volontarj, per la salute della patria, sacrificare.
      Finalmente la prudenza, e l'amor di patria del condottiero, debbono regolare il suo valore; e le occasioni deve scegliere, nelle quali convenga battersi od evitare il combattimento, senza, che le mormorazioni malignamente, o in buona fede propagate dai cittadini, abbiano anche in menoma cosa, nelle sue determinazioni da influire; noi ripetiamo, che tutt'i mezzi per ottener la vittoria contro de' tiranni, e l'occupatore straniero, sono giusti, e leciti; e che se il condottiero metterà in uso le arti opportune, rare volte si vedrà per conseguirla, nella necessità di sacrificarsi.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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