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      L'astuzia, e la vigilanza, gli renderanno facili(256) ed utili oltremodo i trionfi(257), ch'egli invano potrebbe pel solo valore sperare. Potrebbe questo ultimo avventurare la sorte futura della nazione, e le arti bene usate, senza pericolo, il cammino, per renderla felice, gli spianeranno, togliendo di mezzo gl'ostacoli che potrebbero essergli d'impedimento. La tirannia tiene sempre una forza regolare o propria, o straniera in suo favore, senza la quale non si sosterrebbe. Volerla con isvantaggio urtare, lo stesso sarebbe che voler piombare in rovina. Egli è per tanto necessario, che l'arte alla mancanza supplisca, e che per assicurarne l'esito, gli stimoli dell'amor proprio, del punto d'onore, della generosità, e quelli pure della stessa pietà fino al conseguimento peṛ dell'alto disegno, si contengano.
      Ecco, come meglio abbiamo potuto, offerto ai lettori, l'abbozzo delle principali, ed indispensabili qualità, che ad un condottiero dee possedere. Ben noi conosciamo, che molte altre secondarie, pure gli abbisognano. Sebbene, non siano assolutamente necessarie, quest'ultime ancora si troveranno ne varj capitoli di questo trattato disseminate, che tutti trattando di quella guerra, della quale deve il condottiero esserne il principale agente, direttamente il prendon di mira. Frattanto, noi opportuna cosa esser crediamo, quella di presentare un quadro, nel quale la maggior parte delle(258) qualità, che debbono essere di un buon condottiero il patrimonio, con un solo sguardo si scorgano.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508