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      Ragguagliato di ciò, oltre la pratica conoscenza del paese, consultava egli di continuo le migliori carte geografiche, e topografiche, sulla situazione del medesimo, teneva presso di sè molti confidenti, e guide dei luoghi peritissime, di modocchè tutte le montagne della provincia, perfettamente conosceva, i loro ceppi, le loro diramazioni, altezze, direzioni, pendio, strade, andirivieni, burroni, selve e foreste non meno, che il sito dei ponti, dei porti, dei fiumi, dei guadi, argini e pescaje, le coste marittime, golfi, baje, cale, porti, promontorj e ponti di terra dalla parte della Biscaglia; le pianure, le macchie, le lande, le valli, i laghi, stagni, paludi, sorgenti e fiumi, la loro direzione, la rapidità del loro corso, la loro larghezza, profondità, ed incasso del letto etc. Quindi ad un'esatta e profonda comparazione passava, fra tutt'i vantaggi presentati dalla natura, con quelli che per arte, ingegno, e lavoro dell'uomo, si potevano, pel sostenimento della guerra ritrarre. Ei conosceva per lo stesso mezzo, la qualità e quantità delle produzioni del paese, materiali esistenti, non meno che il numero delle persone, per età, per sesso, per classe e per proprietà. La sua mente, ed il suo corpo eransi, come le circostanze della sua patria il richiedevano, piegati. Al collo portava legata da un cordoncino di seta, una carafina di cristallo piena di efficacissimo veleno, fermo nella intenzione di usarne a danno del nemico, ogni qual volta s'en presentasse a lui l'acconcio, onde avvelenare quei cibi, che a bella posta nelle sue ritirate gli abbandonava.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Biscaglia