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      Ma dotato il condottiero di sottile avvedimento, ed a tempo informato, con le sue false dimostrazioni, con la conoscenza del terreno, e co' suoi rapidi, ed improvvisi movimenti, stancherà sì fattamente la truppa, che da quella non sarà mai raggiunto. Se per caso poi, come può succedere, venisse dalla necessità costretto a combattere, allora prenderà posizione sopra di qualche inaccessibile sommità dominante il contorno, o qualche burrone, etc., e di quella trarrà partito, onde colla forza della situazione, quella maggiore personale dell'avversario, con vantaggio equilibrare. Il tenente colonnello Grant della legion Lusitan o Inglese al servizio di Portogallo, con soli ottanta militi Portoghesi, all'arrivare del generale Foi, alla testa di tre mila uomini messi da Francia per andarsi ad unire a Massena, prese, vicino al villaggio di Enxabarda, una posizione, che dominava uno stretto, per dov'era il nemico, di passare forzato. Grant fece un continuo terribile fuoco addosso a' Francesi che durò fino a notte inoltrata, e così ben diretto, che nello spazio di quattro leghe si trovarono ducento, e sette cadaveri de' nemici da quella mano di valenti, sul luogo trucidati. Profittando della notte, potrà il condottiero sorprendere alcune volte il nemico, perchè come dice Tito Livio al libro 7mo delle Decadi: "La notte, e sopra tutto l'ora della seconda veglia, è alle irruzioni favorevole." Oltracciò egli dovrà sempre valersi del bujo per mutare di posizione, e valersi de' stratagemmi della guerra, onde il nemico, di continuo sbalordire.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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