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      Per la qualcosa, i condottieri principali dei distretti, cantoni, e provincie, dovranno sulle bande, che a campeggiar si porranno, ben bene aprire gli occhi, e se con sufficienti pruove, a scoprire pervengono, che quelle, simulando amor di patria, agiscano pel despotismo, debbono tosto correrle addosso, ed onninamente annichilarle. Ciascun condottiero particolare di banda, dovrà pure sempre tenere una prudente cautela, ed i volontarj, che gli si presenteranno, per essere ammessi, con occhio penetrante osservare(271). Con lusinghiere promesse di grosse somme, di luminosi impieghi, di cariche principali, ben anco i nemici cercheranno, i volontarj, ed il condottiero stesso sedurre, onde trarli a loro partito, od almeno piegarli a deporre le armi. I forti cittadini, quelle offerte, che macchierebbero(272) il loro carattere di veri, e costanti Italiani, come conviensi, sprezzeranno, ma quei deboli, sul cuore de' quali, le attrattive di un bene particolare, avessero maggior possa, che il gran progetto della liberazione della patria, e del bene generale, non tarderebbero, della confidenza nei nemici del paese avuta, certamente a pentirsi, e conoscere, appieno, che quelli non trattano, che per guadagnar tempo, col fine di poterci vincere. E che sarebbe mai la loro umanità, e moderazione, se non se il mortifero veleno dell'aspide, il quale, addormentando, uccide? Epperciò il tutto si ridurrebbe ad un'illusione, perchè mai non sarebbero i nemici per porre confidenza in quelli, e se succederà, che apparente fede gli demostrino, ciò solamente avverebbe per potergli a più bell'agio annichilare.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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