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      Ma si trova il battaglione d'Africa in fronte, che con un ben diretto fuoco per drappelli, ne spiana la metà del loro numero, a terra, e mette l'altra in disordinata fuga. Di là corrono, anzi volano i rimanenti apostolici alla sponda del mare, nella speranza di rinvenire sulle onde la loro salvezza, ma colà in vece, inevitabile morte li aspetta. La cavalleria ch'era sull'arenosa piaggia, schierata, spinge al loro appressarsi, una carica a fondo, e con una spaventevole carnificina, mette il colmo al generale sbaraglio. Fra i pochi cui, per momentanea ventura, è dato di destramente i micidiali colpi delle lancie, schivare, neppure a tanto macello bastevoli, alcuni gettansi a mare, ed altri di piccoli battelli abbandonati s'impossessano, sperando la prossima morte, che li minaccia, isfuggire od almeno allontanare. Uno stuolo di valorosi lancieri italiani, scende in un batter d'occhio da cavallo, corre di botto alla ripa, entra in alcuni dimenticati palischermi, e a destra, a sinistra, in fronte, ed alle spalle, colle lancie da ogni parte vibrando ripetute puntate, sprofonda gl'imbarcati(299) fuggiaschi nel mare. Tutti quanti di salvarsi a nuoto presumevano, ma sono dall'inesorabile cuspide trafitti. La terra è seminata de' cadaveri. Il mare che prima imbiancava per ripercossi marosi(300), ora tutto di sangue rosseggia; nessuno dei combattenti apostolici, à schivato la morte; così la sorpresa fù coronata dal più brillante successo.
      L'imperterrito, ed avveduto Milans, presente in ogni parte, diresse, da esperto condottiero, una sorpresa di tanto momento, che il possesso del castello di Hostalrich assicurò, pell'introduzione del convoglio di vettovaglie, e munizioni, di che sommo difetto pativa.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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