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      Va per lo più quest'ultimo, sempre unito alla sorpresa. E lunga, difficil cosa sarebbe il riandare i possibili stratagemmi, che dal principio della guerra nel mondo, infino ad oggi, sono stati messi da' generali, e condottieri, con profitto, in uso. Possonsi da Pollieno, e Frontino utilissimi ammaestramenti, a quest'oggetto, ricavare, epperciò non esporremo il modo di far credere al nemico di aver maggiore forza di quella, che si abbia, facendo suonare le trombe molte, e separate, dove non v'è truppa; di accendere fuochi nella notte, dove precisamente non si serena, e tener la banda all'oscuro; di far montare gli abitanti a cavallo, sebbene vecchi, od infermi, per far credere da lontano al nemico, che si è forte in cavalleria etc., e molte altre dimostrazioni di tal fatta che a quasi tutti d'altronde sono già note. Non essendovi scrittor militare, che non le abbia, trattando dei stratagemmi, ripetute. Consiglieremo non dimeno i condottieri a servirsene, perchè quantunque già conosciuti, non mancano quasi mai di produrre un buon effetto mettendole all'improvviso, ed all'insaputa del nemico, in pratica.
      Aveva Mina ricevuto un soccorso di munizioni(306) dalla giunta d'Aragona, e pensò di subitamente servirsene, al qual effetto marciò alle porte di Estella in quel tempo dalle truppe francesi presidiata. Prima di giungere alla vista del paese, la maggior parte della sua banda, dietro alle siepi, e boccone, per terra, nei fossi, e nei solchi dei campi ei cautamente nascose. Quindi a portata della piazza, per allettare i nemici ad attaccarlo, con pochi soldati presentossi.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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