Pagina (348/508)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non intendiamo però di esporre ciò che debba adoprarsi, un punto da' nemici occupato, per circondare, potendosi ciò abbastanza dalle molte operazioni, di che già ragionato abbiamo, con chiarezza e minutamente desumere.
      Se improvvisamente, da ogni parte, una banda troverassi inseguita, senza speranza di potersi od in pianura, o nei monti a maggior forza incalzante, sottrarre; se si vedrà di troppo vicina alle schiere nemiche, onde, sia per individuo, sia per truppa, poter cogliere il destro di sbandare la sua forza ed in quel modo, dalla fronte dell'assalitore sparire; null'altro, per opporre, una convenevole resistenza, oppur salvarsi, le rimarrà, se non la sola risorsa di prendere, in una casa isolata, in qualche antica chiesa, od abbandonato castello, o ben situato villaggio, o sopra torreggiante bicocca nei monti, opportuno ricovero, e quindi o dalle mani del nemico fuggire, o quello con furia respingere, oppure se inevitabile piena le si volge addosso, in un orrendo impasto di spoglie, di membra, e di amico e nemico sangue, l'estremo patrio sospiro stoicamente, fuor dal petto mandare!
      Non parleremo di ciò che debba eseguirsi per mettere una casa, un castello in istato di difesa, non indicheremo le finestre da chiudersi, quelle da tenersi aperte, le porte da rinforzarsi con travi, le feritoie, che tutt'all'intorno, e ad ogni piano conviene che sieno praticate, perchè tali oggetti alla fortificazione passeggiera regolare, appartengono. L'uso di tali precauzioni è pure, nella guerra per bande, necessario, ma per le circostanze a che vanno soggette; tutte ben di rado essere potranno adoperate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508