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      La difesa del presidio situato al primo piano, assumerà, in quel momento, un'aspetto ancor più terribile. Piombo, olio, acqua bollente, fuoco, pietre, ferro, razzi etc., che come cataratte infernali, da ogni parte riempiranno la camera; dai boccaporti, per dove si saranno ritirate le scale, grossi sassi, travi, di continuo si scaglieranno(315) e con un'attività raddoppiata, si confonderà l'aggressore, quindi si sterminerà. Con accorte non meno, che sollecite disposizioni, s'impedirà che materie combustibili, per bruciare la casa, siano dal nemico, all'intorno ammassate. Debbono essere i tiri all'uomo giustamente diretti, e non a caso sparati. Se la casa si trova convenevolmente costruita, se gli appartamenti secondano le operazioni, si effettueranno dalle camere attaccate, facendo un giro in tondo, passando per le altre camere, onde giungere ad assalire, nella casa stessa, il nemico alle spalle. Potrassi co' modi accennati, la distruzione o la fuga del nemico, facilmente ottenere, purchè siano con esattezza, ed a sangue freddo, praticati. Nel funesto caso poi, che si debba inevitabilmente soggiacere, dovrà la banda morire ma non mai arrendersi. Esempio memorabile di patrio valore, viene dalla storia della rivoluzione di Corsica fornito, nella difesa fatta dal capitano Abatucci, cugino del generale de Paoli, al forte di Vivario. Assalito dai Francesi, quel prode; alla testa di soli trecent'uomini, qual nuovo Leonida alle Termopile, porse all'universo un maraviglioso insegnamento del modo, col quale debbasi la patria difendere.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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