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      In fatti il sistema della guerra nazionale d'insurrezione per bande, richiedendo, che tutta la superficie della penisola sia in ogni parte, in ogni direzione da drappelli d'armati coperta, che i villaggi, borghi, paesi, e città tutte all'annichilamento del comune nemico tutte le loro forze accoppino; in sì fatta guisa non sarà possibile a quello d'introdurre convogli nelle fortezze onde all'inevitabile mancanza delle munizioni di qualunque specie supplire, ed anche gli si renderan malagevoli, e pressocchè impossibili, od almeno infruttuose, le sortite. Se queste a piccola distanza dalla fortezza saranno spinte, dovendo tutto, secondo questo sistema, essere devastato, o bruciato fino alla periferia dei raggi del centro strategico nemico, nulla gli avverrà di trovare, e se a maggior lontananza si deciderà di mandare i suoi distaccamenti, potranno esser quelli fuori della piazza, facilmente dalle bande tagliati e per tanto i spediti soldati, sempre nel rischio di essere tolti nel cammino, da questo mondo, oppure dalle fatiche spossati, vedendo le loro provvigioni predate, come tapini, al loro centro, malconci, e derelitti ritorneranno. Difficil cosa sarebbe, il dire se nel 1810 fosse in Catalogna il numero delle città spagnuole dai Francesi assediate od occupate, maggiore a quelle dalle bande nazionali, bloccate. Infatti le comunicazioni tra una piazza, e l'altra, erano talmente impedite, che non potevano i Francesi una lettera da Barcellona, fino a Gerona mandare, senza una scorta d'almeno cinquecento uomini per proteggerla, ed ordinariamente succedeva, che nè la lettera, nè la scorta potevano giungere al loro destino, ma bensì dovevano al luogo da dov'erano partite far ritorno, tutte le volte, che loro era dato di potere la loro quasi certa distruzione pel cammino, evitare.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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