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      Finalmente io credo loro non potersi contestare che abbiano fatto tutto quanto un militare, od un cittadino bramoso di difendere una piazza fino all'estremo, dovrà sempre fare quando sarà fortunato abbastanza per incontrare tutte, o almeno parte di quelle circostanze, in che si trovò il generale Alvarez, difensore di Gerona nel 1809."
      Puossi ancora un altro caso presentare che, sebbene difficile in una guerra d'insurrezione nazionale; non dimeno è pure possibile, cioè che la truppa d'una fortezza si dichiari(353) per la patria, e che gli abitanti sieno a quella contrarj. Allora dovrà essere spezial cura dei condottieri di aumentare e fortificare la guarnigione, e tutte le misure prendere, onde i danni che dalla sinistra intenzione degli abitanti nascere potrebbono, con profitto evitare. Al qual'uopo, avendo il comandante che tutti si siano delle necessarie vettovaglie forniti pel tempo determinato, esattamente(354) provvisto; fuori della piazza gl'inutili spingerà, sotto qualche pretesto tutti gli abitanti disarmerà, facendoli con numerose pattuglie contenere, ond'esse, circolando di continuo per la città, il buon ordine affermino, ed i suoi regolamenti ed ordini facciano eseguire, per mezzo de' quali le riunioni tumultuarie, gridi, domande e richieste collettive, le parole sediziose, e tendenti a disanimare i difensori, saranno con severità proibite. Per la qualcosa tutt'i trasgressori de' suoi ordini, (senza emanciparsi il comandante, in detrimento della patria ed in pericolo suo e della piazza, ad essere pietoso) dovranno con capital pena, essere castigati.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Alvarez Gerona