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      Dovranno i nemici contro innumerevoli ostacoli cozzare fatti sorgere da quell'odio, da quella disperazione diventata nazionale, ed a cui la presente oppressione, opera degl'interni tiranni e dell'occupatore straniero, debbe a viva forza stimolar gl'Italiani. Questo popolo così bersagliato dalla sventura, e per cui la vendetta è dovere, se fia che veracemente voglia l'unione, l'independenza, e la libertà(391) della(392) Patria, senza dubbio conseguirà tanto bene. Potrà l'Italiano con atto di sublime vendetta, un glorioso avvenire ch'emendi il passato, prontamente lucrare, se come abbiamo indicato, per giungere ad una compiuta, intera, e permanente vittoria, vorrà i suoi mezzi a tanto scopo drizzare.
     
     
     
      CAPITOLO XI.
     
      DEL GOVERNO PROVISIONALE FINO ALLA PERFETTA LIBERAZIONE D'ITALIA.
     
      Liberato dallo straniero, o dal nemico interno, un municipio, distretto, cantone, o provincia; non tarderassi, quella, secondo il sistema provisionale di governo da stabilirsi in tutta la parte libera del paese, a costituire, onde dare all'insurrezione consistenza, la guerra alimentare, delle risorse del paese trar partito, lo spirito dei cittadini animare, sostenere ed allo scopo vantaggioso per la patria, dirizzare, con esatte relazioni e con le necessarie provviste, i condottieri delle bande ajutare, e bande nuove creare. Abbenchè incompleto e nell'ordinamento suo, difettoso; ci diedero pur gli Spagnuoli, del modo di stabilire un provvisionale sistema, un'esempio che può con leggi e misure transitorie, al popolo in armi, d'appoggio, ed allo stabilimento del futuro regolare governo, di base fondamentale servire.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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