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      Dovrà in quel giorno stesso, la parte entrante prender possesso, e le bisogne del suo uffizio regolarmente disimpegnare. Il dovere di questa consulta, i suoi lavori, il suo scopo debbono essere diretti a soccorrere al condottiero supremo, a discacciare il nemico straniero fuori d'Italia, e l'interno estirpare. A tal fine, avrà ella un potere civile illimitato fino al(416) conseguimento dello scopo, onde fù stabilita. Ottenutolo, convocherà solenne parlamento nazionale, cui dovrà il suo potere rassegnare, ed immediatamente(417) disciogliersi.
      Tutti gli atti, disposizioni, stabilimenti, etc., ordinati e messi in esecuzione dalla consulta suprema, saranno sempre provisionali e di niun valore per l'avvenire, purchè non vengano dal parlamento nazionale approvati.
      Tutt'i poteri, e doveri nelle giunte provinciali concentrati, divenendo queste soggette nell'atto della sua elezione, alla suprema consulta, riceveranno da quella un regolare movimento, una direzione stabile, un impulso(418) uniforme e conveniente alla gran macchina dello stato. Tale consulta comunicherà puranco coi gabinetti stranieri. Imperciocchè divenendo l'Italia vittoriosa e forte, senza dubbio dalle potenze vicine e naturali nemiche sue, da quelle stesse che se la vedono debole, non le offriranno mai un soccorso per contribuire a renderla unita, indipendente e libera, anzi sempre il nemico suo sosterranno(419); riceverà, cangiata(420) la sorte, proposte d'amicizia e di protezione. Nulla di meno, quelle, non mai tralasceranno di suscitare tradimenti, non meno che di appoggiare, e salvare i traditori.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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